Tecnicamente, un condizionatore è una macchina che produce calore sensibile (con valenza positiva o negativa) oggetto di scambio con un fluido che, quando entra in circolazione, cede il calore accumulato in un ambiente con l’obiettivo di aumentarne o abbassarne la temperatura.
Per capire meglio il senso di quanto sopra esposto è necessario rifarsi ai componenti del compressore e al loro scopo all’interno del sistema.
Il primo dei componenti è il compressore che serve per la compressione del fluido. Il fluido che si usa nei condizionatori, quando si trova all’interno del compressore è in forma gassosa, la sua compressione ne determina un aumento di temperatura, quindi, quando il fluido lascia il compressore, si trova ad avere valori di compressione e di temperatura maggiori rispetto a quando vi era entrato.
A questo punto, iniziato il suo tragitto, il fluido incontra sul percorso il condensatore. Come indica il termine, il condensatore causa la condensazione del gas, portandolo allo stato liquido. Il passaggio dallo stato gassoso a quello liquido non è privo di conseguenze: infatti, il fluido perde calore che viene immesso nell’ambiente.
Diventato un liquido, il fluido prosegue in direzione dell’organo di laminazione che in pratica è una strozzatura della condotta. Per effetto della strozzatura, il liquido aumenta considerevolmente la sua velocità il che ne causa la perdita di pressione e con essa anche una diminuzione della temperatura. In realtà, oggi, in alcuni modelli di condizionatori il procedimento avviene tramite una valvola di espansione elettronica.
A questo punto, il refrigerante liquido ha acquisito una temperatura e una pressione così basse da poterlo sottoporre nuovamente all’evaporazione.
Con l’evaporatore il fluido da liquido subisce evaporazione, riassumendo lo stato gassoso.
L’evaporatore, per poter completare il ciclo, assorbe calore dall’esterno.
Capito come funziona la macchina, vediamo cosa offre il mercato.
Innanzitutto bisogna sapere che esistono due grandi famiglie di condizionatori d’aria: gli “on-off” e gli “inverter” che devono le loro denominazioni in base al funzionamento e al tipo di alimentazione adottato.
Miglior Condizionatori Fissi Inverter su Amazon
Lo sapevi che si può risparmiare come minimo 100 euro sulla bolletta comprando un climatizzatore inverter per la casa?
Se sei indeciso su quale modello comprare, non ti preoccupare, il nostro staff di ingegneri specializzati in consumi energetici hanno selezionato per te in ordine cronologico ( dal modello più costoso a quello meno costoso) i seguenti modelli acquistabili su Amazon con spedizione a casa , senza faticare andando a prenderlo in negozio. Inoltre questi modelli hanno reso felice molte persone , che si sono trovate benissimo grazie a questa nostra guida, basta andare a vedere le recensioni su amazon. Ecco i seguenti modelli:
- CONDIZIONATORE DAIKIN 12000 BTU/h INVERTER CLASSE AA SERIE KM 2017
- ARIA CONDIZIONATA
- Daikin
- 2 Step Cooling; lavora alla massima potenza per raggiungere rapidamente la temperatura desiderata; poi direziona le alette verso l'alto per mantenerle nel modo più confortevole possibile
- Inverter 8-Poli. Fresco subito, con meno consumi e nessun rumore: silenziosità 19 dB(A)
- Funzione autoclean; si avvia automaticamente una volta spento, elimina l'umidità nell'unità interna prevenendo la proliferazione di muffe, batteri e cattivi odori
- Condizionatore split con tecnologia dc inverter, 9000 btu/h
- 3 modalità di funzionamento: raffrescamento, riscaldamento e deumidificazione
- Telecomando con display lcd, e display digitale sul pannello frontale e timer programmabile
Condizionatore/Climatizzatore on-off: rappresenta la “vecchia guardia”.
Utilizza una tecnologia più datata, ma più semplice e con un costo minore.
Come fa presumere il suo nome, l’apparecchio funziona soltanto in modalità acceso o spento. Questa impostazione costruttiva determina dei limiti che si traducono in un considerevole consumo di energia elettrica e in un comfort decisamente scarso perché quando viene acceso, il condizionatore parte subito alla massima potenza e la mantiene fino a quando non raggiunge la temperatura impostata.
Ne deriva un’immissione nell’ambiente circostante di aria molto fredda, causa del discomfort, oltre al rumore derivante dal compressore che gira sempre al massimo. Quando il termostato rileva che si è raggiunta la temperatura prefissata ferma il compressore e l’unità interna fa soltanto circolare l’aria presente nel locale. Una volta che la temperatura del locale sarà nuovamente risalita (tipicamente di 1-2 °C) oltre il valore controllato dal termostato, questo manderà nuovamente l’impulso di accensione al compressore che ripartirà, come già detto, a piena potenza.
Il Condizionatore/Climatizzatore Inverter, invece, calibra elettronicamente l’afflusso dell’aria fredda in ambiente. Anche lui parte alla massima potenza, ma poi questa viene diminuita proporzionalmente allo scendere della temperatura ambiente, ottimizzando i consumi.
Quando, in seguito, viene raggiunta la temperatura preimpostata, la macchina non si ferma completamente, ma continua a funzionare impiegando l’energia necessaria per mantenere la temperatura nel locale prossima al valore di default (generalmente si mantiene entro 0,5°C più in alto o più in basso).
Al contrario del condizionatore on-off, questa tipologia di attrezzature arriva raramente ad immettere quantità di aria molto fredda in ambiente, mantenendo un elevato grado di comfort per chi stanzia nel locale.
I vantaggi non finiscono qui, però: con questo tipo di funzionamento il compressore è meno sollecitato perché non esegue avviamenti ed arresti ad un ritmo elevato e un minor consumo di elettricità. Il consumo di elettricità, in determinate circostanze, può arrivare fino al – 30%, rispetto ad un apparecchio on-off. Va fatta una precisazione: perché il risparmio sui consumi sia davvero tangibile, il condizionatore deve girare ininterrottamente per almeno 8 ore, altrimenti l’incidenza sulla parsimonia diminuisce in proporzione. In ogni caso, laddove si faccia un uso intensivo di questo tipo di apparecchiature, il risparmio che determinano alle condizioni sopracitate aiuta a pagare il maggior costo di acquisto.
I condizionatori, infine, si distinguono fra portatili e fissi.
I primi non devono essere installati da personale specializzato, non servono lavori di muratura e possono essere spostati dove servono, però sono più cari. I secondi hanno maggiore efficienza, producono meno rumore, e hanno un costo inferiore.
Funzionamento Climatizzatori e compressore aria condizionata inverter , cosa significa ?
Abbiamo già detto come i climatizzatori inverter siano più parchi nei consumi dell’energia elettrica necessaria al loro funzionamento.
La possibilità di variare la velocità nei motori elettrici, quindi anche quella dei motori che equipaggiano i compressori, avviene tramite l’utilizzo di un’apparecchiatura elettronica: l’inverter che in questo caso dà anche il nome all’apparecchiatura.
Un minor consumo non significa solo risparmio in termini di moneta sonante, ma anche di emissioni, favorendo il risparmio energetico.
Ma cosa significa :condizionatore inverter?
In pratica, riceve gli impulsi provenienti dal termostato che impongono un’aumento o una diminuzione della potenza, in base al variare della temperatura ambiente del locale in cui è installato il termostato stesso. L’inverter, però, è in grado di modulare le risposte alla richiesta di energia, oscillando i giri del motore che equipaggia il compressore, evitando continui spegnimenti ed accensioni.
Con il vocabolo di inverter caldo freddo si indicano quei climatizzatori che producono fresco in estate e calore in inverno e che funzionano mediante la tecnologia inverter. In questo caso, il compressore asserve una pompa di calore, un apparecchio che assolve un duplice compito: raffredda l’aria in estate e la riscalda in inverno, semplicemente invertendo il ciclo di funzionamento. Le potenze a disposizione sono numerose e si va dagli apparecchi in grado di climatizzare una sola stanza fino a quelli adatti a climatizzare un’abitazione intera.
Quanto costano i climatizzatori inverter ?
Il costo, come sempre, dipende da ciò che si cerca. Poniamo che l’esigenza sia l’acquisto di un modello monosplit (un’unità esterna ed una interna): il costo, generalmente, si aggira sui 350- 450 € per apparecchi a 9.000 BTU, a seconda del modello e del produttore.
Per chi canta fuori dal coro, si trovano modelli da 100 €. Ricordiamo che le BTU, acronimo di British Termal Unit sono un’unità di misura dell’energia utilizzata nel mondo anglosassone, dove viene utilizzata negli impianti di riscaldamento.
Una BTU indica la quantità di calore necessaria, in presenza di particolari condizioni, per alzare la temperatura di una libbra di acqua di 1° Fahrenheit e viene utilizzata per indicare il potere refrigerante degli impianti di condizionamento o il potere calorifico dei combustibili.
Consumi condizionatore inverter e pompa di calore
Capito il funzionamento, rimane da chiarire un punto: ma quanto incide, in bolletta, un climatizzatore? La domanda non ha una risposta facile, né tanto meno univoca. Sicuramente, le prime voci da considerare sono il prezzo pagato per ogni Kw di energia elettrica acquistato e il tempo in cui l’apparecchio rimane in funzione.
Questi, però, sono solo due dei fattori che incidono sul costo di gestione dell’apparecchiatura, i più macroscopici. Altri elementi influiscono sui costi, come la posizione: la casa è esposta al sole e per molte ore oppure si trova in una zona d’ombra? Poi, bisogna prendere in considerazione l’isolamento della struttura: muri, porte e finestre che grado di isolamento hanno?
E alla classe energetica del modello che acquisterete ci avete pensato? C’è una bella differenza da un A+++ ad un C: fra una classe e l’altra si può oscillare su valori del 30%.
In ogni caso, gli esperti di settore hanno creato una tabella esplicativa dei consumi elettrici, basata su un funzionamento ipotetico di 500 ore all’anno e in funzione della classe energetica:consumi dei vecchi condizionatori
Classi Energetiche Consumo Annuo in kWh
[su_table]
A+ | < 734 – 890 kWh |
A | < 891 kWh |
B | < 891 – 950 kWh |
C | < 950 – 1018 kWh |
D | < 1018 – 1096 kWh |
E | < 1096 – 1188 kWh |
F | < 1188 – 1295 kWh |
[/su_table]
E i prodotti più recenti, quanto consumano?
Un climatizzatore di classe A+++, dipende dal modello, ha un consumo che va dai 122 ai 140 kWh.
Fatte queste premesse, quindi, occhio alla potenza installata, per poter avere a disposizione la giusta quantità di energia elettrica necessaria. Generalmente, il condizionamento di una camera da letto necessita di un apparecchio che assorbe 0,9 kW di potenza. Possiamo installarlo tranquillamente e se gli apparecchi diventano due (quindi con una potenza installata di 1,8 kW) siamo ancora nel campo del fattibile.
Considerato che, di solito, la potenza a disposizione nelle case è di 3 kW, per l’eventuale terzo apparecchio bisognerà rivedere il contratto di fornitura con il distributore. Sicuramente, la tecnologia inverter è di grande aiuto, perché se è vero che l’assorbimento iniziale è (comunque) di 0,9 kW, una volta raggiunta la T° desiderata la potenza richiesta dal motore è assai inferiore.
Dunque? Se si compra un climatizzatore “solo freddo”, bisognerà stare molto attenti alla classe energetica. Considerati i consumi di luce di un condizionatore split da 6 kW per 8 ore al giorno nei tre mesi estivi, la differenza di consumi fra un modello classe A e uno in classe B permettono di ammortizzare il maggior costo iniziale in circa tre anni.
Per quanto riguarda le pompe di calore, invece, bisogna prendere in considerazione il clima del posto in cui verrà installata. Questo è ancor più vero quando la sorgente fredda è costituita dall’aria esterna.
L’ideale è impiegarle laddove gli inverni sono miti, con temperature che si mantengono sempre al di sopra dei 7° C. Il motivo è che, sebbene il mercato offra pompe di calore ad alto rendimento anche alle basse temperature, un inverno molto freddo comporta la formazione di brina sull’evaporatore, compromettendo il suo rendimento.
È importante ricordarsi che ogni stanza ha bisogno di un climatizzatore, installarne uno potente in un altro locale, magari in posizione centrale e sperare che riesca a rinfrescare tutta la casa è sbagliato. Il risultato finale sarà di avere, comunque, una sola stanza fredda.
Come già detto, ma è importante ribadirlo, scegliere un climatizzatore a basso consumo, preferendo sempre apparecchi che appartengano alla classe A o maggiore che a fronte di un costo più alto all’acquisto offrono consumi più bassi in seguito.
Se l’uso sarà intensivo, la tecnologia inverter farà la differenza, grazie al funzionamento più lineare che garantisce meno consumi e minor usura.
- Capacità: 3,5 litri
- Tipo di stanza: ovunque
- Tipologia: ventilatore portatile
- Potenza:75 w
- Numero di velocità: 3
- Display digitale: si
- Rumorosità db(a): 64
Dettagli
A differenza dei tradizionali condizionatori d'aria, i raffrescatoti evaporativi non utilizzano refrigeranti chimici né compressori per il raffreddamento dell'aria. Ciò li rende più energeticamente efficienti e rispettosi dell'ambiente.
Tuttavia, il loro funzionamento dipende dalla presenza di aria secca e calda, e possono risultare meno efficaci in ambienti umidi. I raffrescatoti evaporativi sono comunemente utilizzati in climi caldi e aridi, dove possono fornire un raffreddamento efficace ed economico. Sono spesso impiegati in case, uffici, magazzini, palestre e altri spazi di dimensioni moderate.
È importante notare che i raffrescatoti evaporativi non sono in grado di raggiungere temperature di raffreddamento così basse come i condizionatori d'aria tradizionali, ma possono comunque offrire un comfort termico apprezzabile.
Funziona sfruttando il concetto che l'evaporazione dell'acqua assorbe calore dall'ambiente circostante.
Tuttavia, i raffrescatori evaporativi sono più efficaci in ambienti caldi e secchi, poiché l'evaporazione dell'acqua richiede bassi livelli di umidità nell'aria per funzionare correttamente.
Sono spesso utilizzati in ambienti esterni, come patii, terrazze o aree coperte, ma possono essere impiegati anche all'interno di edifici ben ventilati.
- Potenza (w): 45
- Numero pale: 0
- Base oscillante: si
- Numero di velocità: 3
- Display digitale: si
- Altre caratteristiche: funzione normal funzione natural funzione sleeping
- Timer: sì
- Telecomando: sì
Dettagli
A differenza dei ventilatori tradizionali che hanno una ventola grande e piatta, i ventilatori a torre sono dotati di una serie di ventole allineate verticalmente lungo la loro struttura.
Questo design permette al ventilatore a torre di occupare meno spazio rispetto ai ventilatori tradizionali e di distribuire l'aria in modo più uniforme nella stanza. Le ventole multiple lavorano in modo sinergico per spingere l'aria attraverso la torre e creare una corrente d'aria costante e continua.
I ventilatori a torre offrono spesso diverse velocità di ventilazione, modalità di oscillazione per coprire un'area più ampia e timer programmabili per spegnere automaticamente il ventilatore dopo un certo periodo di tempo. Molti modelli sono dotati anche di telecomando per un controllo comodo a distanza.
Sono ideali per l'uso in ambienti domestici o in ufficio, in quanto forniscono una ventilazione efficace e possono aiutare a raffreddare l'aria durante i mesi più caldi dell'anno. Inoltre, alcuni modelli di ventilatori a torre includono anche filtri dell'aria per migliorare la qualità dell'aria rimuovendo polvere, allergeni e altri contaminanti..
- Funzionamento: acqua / ghiaccio
- Potenza: 75 watt
- Portata d'aria: 380 m3/h
- Rumorosità: 60 db/(a)
- Capacità tanica: 4 lt.
- Velocità: 3 velocità
- Oscillazione: orizzontale timer
- Selettore pulsante / telecomando
- Potenza:⭐9000 BTU
- Classe energetica: "A"
- Condizionatore: monoblocco
- Potenza freddo: 2,6 kw/h
- Funzioni: Timer programmazione e solo deumidificatore
- Telecomando
- Rumorosità massima: 65 dB
Dettagli
Il condizionatore sekom con le sue ruote piccole e resistenti può essere trasportato in tutta la casa .
Renderà piacevoli le notti di mezza estate , e i pomeriggi con gli amici sul divano chi lo ha provato lo consiglia e chi ancora lo deve provare rimpiange di non averlo fatto prima